In un mondo sempre più globalizzato, dove la standardizzazione e l’efficienza produttiva spesso dominano le scelte agricole, i valori del territorio e la biodiversità delle coltivazioni rappresentano un baluardo di sostenibilità, identità culturale e resilienza ecologica.Questi elementi non sono solo un’eredità del passato, ma una chiave per il futuro, capace di garantire cibo di qualità, proteggere l’ambiente e rafforzare le comunità locali. Scopriamo insieme perché è fondamentale preservare questi valori e come possiamo farlo. I Valori del Territorio: Radici di Identità e Sostenibilità Il territorio non è solo un pezzo di terra: è un intreccio di storia, tradizioni, saperi e paesaggi che definiscono l’identità di una comunità. Ogni regione, con le sue peculiarità climatiche, geologiche e culturali, ha sviluppato nel corso dei secoli pratiche agricole uniche, varietà di colture locali e metodi di coltivazione che si adattano perfettamente all’ambiente circostante. Questi valori del territorio sono un patrimonio immateriale che racconta chi siamo e da dove veniamo. Ad esempio, in Italia, un Paese ricco di microclimi e tradizioni agricole, troviamo varietà autoctone come il pomodoro San Marzano della Campania, il farro della Garfagnana in Toscana o il riso Carnaroli del Pavese. Questi prodotti non sono solo ingredienti, ma simboli di un legame profondo tra l’uomo e la terra, tramandati di generazione in generazione. Preservare i valori del territorio significa mantenere vive queste storie, proteggendo le piccole realtà agricole che, con il loro lavoro, custodiscono un sapere antico e sostenibile. Dal punto di vista ecologico, le pratiche agricole tradizionali spesso si basano su un equilibrio naturale: rotazioni colturali, uso di fertilizzanti naturali e rispetto dei cicli stagionali. Questi metodi, sviluppati in armonia con l’ambiente locale, riducono l’impatto sull’ecosistema rispetto alle monocolture intensive, che invece impoveriscono il suolo e richiedono un uso massiccio di pesticidi e fertilizzanti chimici. La Biodiversità delle Coltivazioni: Un Tesoro da Proteggere La biodiversità agricola è la varietà di specie vegetali e animali utilizzate in agricoltura, incluse le varietà locali di colture e le razze autoctone di bestiame. Questo patrimonio genetico è essenziale per la sicurezza alimentare globale, ma è gravemente minacciato: secondo la FAO, il 75% della diversità genetica delle colture è andato perso negli ultimi 100 anni a causa dell’industrializzazione agricola e della diffusione di poche varietà commerciali ad alto rendimento. Se anche tu hai a cuore questa tematica ti invitiamo a visitare il sito www.marcoadinolfi.it e leggere l’articolo L’IMPORTANZA DI TENERE IL SUOLO VIVO
Nuova normativa imballaggi
Dal 1° gennaio 2023 è obbligatoria l’etichettatura ambientale per tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano, in base al Dlgs 116/2020, che recepisce le direttive UE.Questo obbligo mira a facilitare la raccolta, il riutilizzo e il riciclo dei materiali e a fornire ai consumatori informazioni chiare sulla destinazione finale degli imballaggi. Gli imballaggi già in commercio prima dell’entrata in vigore della norma possono essere venduti fino a esaurimento scorte. Obblighi normativi previsti I produttori devono classificare e identificare il materiale dell’imballaggio secondo la decisione 97/129/CE e le norme UNI. Le informazioni obbligatorie comprendono: Questi dati devono essere apposti su tutte le componenti separabili manualmente dell’imballaggio o, in alternativa, forniti in formato digitale (QR code, app, documenti di trasporto). Soggetti obbligati L’obbligo ricade principalmente sui produttori di imballaggi, ma possono essere coinvolti anche altri operatori della filiera che utilizzano il packaging per confezionare i propri prodotti. Eccezioni e casi particolari Alcuni imballaggi sono soggetti a regole specifiche: Sanzioni Chi immette sul mercato imballaggi senza etichettatura ambientale rischia sanzioni da €5.200 a €40.000, con responsabilità condivise tra produttori e utilizzatori professionali.Per supportare le aziende, il CONAI ha pubblicato linee guida disponibili online.